La partita contro ROMA è qualcosa di diverso.
Possono essere i primi o gli ultimi in classifica che la mia voglia è sempre la stessa: che finisca presto e senza omicidi.
Alla seconda azione Nate colpisce duro il RB avversario.
Il nostro #10 non lo fa apposta, d'altro canto picchia così anche noi in allenamento dal 1° febbraio e credo che non sia cambiato da quando ha fatto High School, College ed apparizione NFL.
Lui gioca a football e quando ha disintegrato un WR di Catania in endzone due mesi fa, per noi non era un novità.
Lui arriva e mena: se ti va bene ti fa male, se sei sfortunato ti rompe.
Da lì a minacciare coltellate a lui ed alla famiglia ce ne passa, però se sei incazzato e hai paura di aver finito al tua carriera allora ci può stare lo sfogo legittimo ed immediato della vittima.
Spero davvero che non sia tanto grave quanto è sembrato fin da subito e sinceramente mi dispiace.
E' questo della squadre di Roma che mi ha sempre impressionato, loro la mettono sul personale.
25 anni fa ci asserragliammo dentro uno spogliatoio perché avevano vinto in casa loro (GRIZZLIES).
Qualche anno dopo mi beccai un pugno in faccia perché entravo felice come holder dopo una segnatura (GLADIATORI).
Nel 1988 la partita contro gli U-BOATS fu sospesa al 3° quarto ed uscendo un loro capitano strappo la collanina d'oro al nostro Head Coach che garbatamente non gli chiese indietro per non offendere la sua suscettibilità.
Ultimamente volevano uccidere anche Colacino e C-Mac.
SANGUE E VENDETTA, insomma un cantico alla pace dello sport ed alla amicizia tra i popoli.
Dai… si fa per dire, o se no, non saprei cosa scrivere…
In realtà i Marines hanno giocato davvero bene.
Molto meglio di quanto la loro classifica dica e sono stati assolutamente corretti così come penso noi tutti.
E' stata una bella partita, magari un po' fiacca in certe punti, ma con atleti in campo che hanno giocato un buon football sotto un vero sole estivo.
Non ho segnalazioni particolari da fare se non aver visto un Bistek titolare e finalmente il miglior kicker d'Italia fare quello che sa far meglio nella vita:
IL CORNERBACK!

Caro Andrea,
lo so quanto è dura star in panchina sapendo che ci devi stare non perché sei balordo, ma perché il tuo piede destro è più importante della tua felicità.
Tu potresti star comodamente a casa tua che è a 130km da noi ed allenarti in giardino mangiando gelati ed ingrassando come un tacchino.
Saresti anche bellissimo con scarpa da calcio, pancia che sbuca dalla maglia e magari sigaretta a bordo campo.
Entreresti solo quelle 4-5 volte a partita per dare la cannonata e poi via bere dei bianchi…
Invece tu sei più forte di così e credi che prima o poi…
Prima o poi quel coach deciderà che è meglio un TD in meno su lancio che 5 trasformazioni da un punto.
Ed eccoti lì a coprire l'americano su quel FLY e non farlo ricevere in endzone.
Quelli sono 7 punti in meno che l'attacco deve segnare e tu avresti dovuto segnare due Field Goal per fare pari.
Sono contento.

E poi è stata la giornata del GIOCO ANKIO tanto che i titolari sono dovuti rientrare di corsa a tamponare una situazione del cavolo nel quarto finale.
Non è colpa di nessuno o meglio di tutti.
Ognuno ha responsabilità in questa cosa:
I coach sono americani e certe carinerie sentimentali si scontrano davanti ai loro insegnamenti di una vita: giocano i più forti.
Non sono capaci di essere magnanimi e meritocratici e quando si sforzano fanno delle cazzate come quella di domenica.
Proprio non gli riesce bene far giocare tutti e quando ci provano lo fanno così maldestramente che fanno giocare tutti... tutti insieme!!!!
E allora l'avversario, per quanto sotto, non si fa perdere l'occasione e ti colpisce.
E noi giocatori?
Idem… perché se è vero che è bello sentirsi della partita, che bellezza c'è ad entrare più per carità cristiana che per merito?
Personalmente di entrare in campo tanto per entrarci non mi frega nulla, tanto meno dopo tre ore che non faccio altro se non guardare gli altri.
Io sono lì, pronto ad entrare se ci fosse mai bisogno.
Uno special team se uno non se la sente, oppure se si fa male o se è stanco morto ed ha bisogno di un cambio, magari su un gioco di corsa dall'altra parte del campo.

Insomma miei prodi, le riserve non sono meno dei titolari, ma solo se si comportano da riserve.
Sono fondamentali, utili e decisivi, ma capita solo poche volte nella vita di essere chiamati…
E noi aspettiamo quel giorno sapendo bene che se non arriverà mai vuol dire che la miglior squadra possibile era in campo e tutti hanno finito la partita sani e salvi.
L'anno scorso al Superbowl il Long è stato il giocatore italiano più forte in campo, vero o no?
Oggi mancano due partite alla fine e poi via ai playoffs.
Sullo scudetto tricolore non ci sarà scritto se eri titolare o panchinaro…