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I Panthers e le tavole di Mosè
"C'era una volta" è l'incipit delle favole e lo sai già che, se inizia con "c'era una volta", poi finisce bene con principe azzurro e la strega nel forno o giù da una rupe.
"C'era una volta" non lo abbiamo detto sabato pomeriggio ed infatti il principe, le fate e i nanetti non si sono presentati ed abbiamo perso.
Ultimamente sto attento alle parole che si dicono e si ascoltano.
Abbiamo perso è diverso da essere stati battuti.
Siamo stati battuti non dipende da noi.
Abbiamo perso invece è roba nostra.
Ci sono cose che non sopporto, mai sopportate.
Scendiamo dal pulmann e parte l'odiosa manfrina dei giocatori che si conoscono per via della nazionale e che vanno ad abbracciarsi manco fosse CARRAMBA CHE SORPRESA.
Ma veramente c'è qualcuno che pensa che ci sia amicizia in quegli stucchevoli saluti?
Tra un'ora ci si mena, anzi ci si dovrebbe menare e facciamo gli amiconi?
Qui è questione di psicologia…
Chi cerca il saluto è il debole, colui che ha bisogno di aggraziarsi il nemico…
Mai visto i Lions salutare qualcuno che scendeva dal pulmann e se ce ne era uno che lo faceva era il meno forte.
Vengono a salutarti?
Rispondi: "Ci vediamo in campo adesso devo prepararmi a picchiarti"

Primo comandamento
I LEADER NON SALUTANO, SEMMAI ALLA FINE
Calcio d'inizio
Partono loro e non vanno da nessuna parte anche perché il loro forte 32 sfotte il nostro piccolo 50 che l'azione dopo lo schianta dietro la linea su un 4° e pollici.

Secondo comandamento

MAI FARE INCAZZARE UNO CHE POI NON SAI COME FERMARE
Palla a noi che buchiamo un TD e poi Punt e siamo ancora 0-0 invece che 7-0 per noi

Terzo Comandamento
OGNI LASCIATA E' PERSA E VALE 7 PUNTI
Tornano in campo loro che faticano e trovano un TD mi pare su un quarto tentativo con doppio rimbalzo in endzone 0-7

Quarto Comandamento
SE BUTTI VIA NON TI LAMENTARE CHE QUALCUNO RACCOLGA
KICKOFF e centrando il piede di Diego riprendono il pallone
Un paio di azioni e segnano ancora, ma io lo avevo già capito al calcio (0-14)

Quinto Comandamento
QUANDO LA FORTUNA E' SFACCIATA VEDI DI ORGANIZZARTI MEGLIO
Siamo già nel secondo quarto, palla nostra e tra falli e mediocrità riusciamo a segnare 3 punti (una pena)
Però la difesa comincia a registrarsi e tra un intercetto e qualche bel placcaggio arriviamo alla fine del primo tempo 10-21
Non è un granchè anche perché tra fuori-giochi ed holding stiamo facendo tutto noi, ma negli spogliatoi sappiamo di avere la prima palla del secondo tempo e se segnamo…
Infatti ecco che siamo 17-21 e nel drive successivo l'intercetto di Tanyon ci mette davanti 23 a 21.
Qui gira la partita, tocca a loro e se non segnano…
E' così! Non segnano, sono in crisi e hanno smesso di fare balletti ogni primo drive preso…
I balletti…
Ma minkia… io sono il campione d'Italia e tu mi balli in faccia perché hai preso 10 yard?
E lo fai tutte le azioni?
E guarda caso sei uno di quelli che faceva l'amicone davanti al pulmann tre ore prima?

Sesto Comandamento
SE TI PRENDONO PER IL CULO, REAGISCI
Invece noi subiamo queste cose, loro sono forti perché ballano.
Mai visto il Lions ballare per aver preso 10 yards, forse perché per un campione 10 yards è il minimo…
Infatti siamo al quarto quarto e se segnamo… andiamo a +9 … abbiamo vinto, invece…

Settimo comandamento
SE PUOI UCCIDERE, UCCIDI
Palla loro e su un 4 tentativo fanno un trickplay che lo sapeva anche mia nonna, solo che non gioca in difesa e loro vanno 23 a 28

Ottavo comandamento
ASCOLTA LA NONNA
Tocca a noi, se segnamo…anche solo un Field Goal… invece gli arbitri, quei cattivoni, si sono messi d'accordo e con le bandierine ci fregano

Nono Comandamento
QUANDO E' COLPA DEGLI ARBITRI HAI PERSO
Finisce qui, abbiamo perso e quello che rimane sono gli abbracci agli amiconi perché sai la Nazionale è più importante della tua squadra, sai quella che è composta da gente più normale, magari meno forte di te e che tu ti porti dietro quasi come un peso per la carriera che invece farai al torneo delle 4 pizze in luglio contro 12 americani in gita.
Sarebbe troppo complicato, spiegare tutto quello che si deve fare per vincere, ci sono piccole cose, sguardi, mani vicine, cose che vanno al di là dei 4 secondi sulle 40 yards.
E puoi essere giovane, vecchio, forte o debole, ma o sei un vincente o non sei nessuno…
Dovremmo giocare di più a Pallavolo, lo sport più psicologicamente più violento che esista.
Nel volley c'è la rete e l'avversario non lo tocchi mai.
La battaglia è tutta negli sguardi sotto rete, nella forza del pensiero che ci metti a fargli sapere che lui sbaglierà quella palla.
Il grido sul punto non lo fai guardando il pubblico, ma lo cerchi negli occhi del nemico e glielo gridi dopo averglielo trasmesso con lo sguardo.
Se un avversario ti da la mano è il segnale che ha paura.
Se ti balla addosso è perché pensava davvero di non farcela.
Alzati in piedi, guardalo in faccia e sorridi.
Ricevi, chiudi il down e dai la palla al tuo difensore dicendogli: "La volevi? Eccola qui, scusa se l'ho presa io, ma sai cadeva per terra…".
Niente balli, la tua partita è contro di lui, non sugli spalti
Segna un TD e non festeggiare perché hai fatto solo il tuo dovere, nulla di eccezionale, solo normale…
Per le feste, i saluti aspetta la fine…
Nel frattempo hai 44 compagni che aspettano te.

Decimo Comandamento

NOI NON SIAMO I PIU' FORTI, MA UNITI NON CI BATTE NESSUNO

C'era una volta un bimbo piccolo piccolo, si chiamava Pollicino e doveva andare a Scandiano
 

by Ugo Bonvicini

 
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