Berlino, Germania
Sono le otto e mezza di sera e la latitudine di questa città in luglio mi fa lo scherzo che sembri ancora pieno giorno.
Lo stadio, il tabellone video, l’organizzazione e il prato sono da NFL.
Il massimo che chiunque di noi abbia mai avuto o sognato mai di vivere in una partita di football.
Loro sono grandi e veloci, ma la nostra difesa li ferma ovunque.
Lanzo e Sighi, Andrew e Ryan bloccano ogni corsa.
Il Cola si impossessa di un fumble e alza la palla come una coppa ancora prima che l’arbitro fischi la fine dell’azione.
Loro calciano due field goal e sempre il nostro mitico “98” li stoppa.
In attacco non facciamo un granchè ed uscendo all’intervallo non possiamo credere che si sia ancora zero a zero.
Ognuno di noi ha lo stesso identico pensiero:
“Vuoi vedere che toccherà a me segnare e vincere, vuoi vedere che il sogno di diventare campioni si avvera e grazie al sottoscritto”?
Zero a zero all’intervallo non capita spesso e accarezziamo l’idea di essere lì, pronti a ricevere quella palla o a correrla o a coprirla o a strapparla dalle mani tedesche.
Alzare la mani al cielo ad aspettare in compagni che corrono impazziti in end zone mentre il ref. fischia la fine
Non sono mai stato tanto vicino al sogno e tanto lontano dopo solo venti minuti…
Capita…
E l’emozione di aver quasi vinto pareggia la delusione di non avercela fatta.
Dopo 15 esaltanti weekend si lascia il campo con l’amaro in bocca, ma anche con la soddisfazione di aver vissuto 4 mesi eccezionali.
In una vita di giocatore di football a pochi è concesso l’onore ed il merito di aver vissuto queste giornate.
Non vi è alcun dubbio: vincere è molto meglio di perdere, ma preferisco perdere una finale che non avere avuto mai la possibilità di giocarla.
Essere pronti a perdere per poter vincere non è da tutti.
Accettare la sconfitta anche quando è più colpa nostra che merito altrui, è cosa da campioni ben di più che alzare la coppa al cielo.
Trovare la forza di alzare gli occhi e dire:
“ io domani sarò ancora qui, in campo e vedremo se si stancheranno prima loro a vincere od io a rialzarmi…”
Buone vacanze pantere e riposate, abbiamo ancora tanta strada da fare
by Ugo Bonvicini |
