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Nietsche e i Panthers

Nietsche, filosofo del SuperUomo, scriveva che il pericolo più grande per i giovani è cedere alla tentazione del NICHILISMO ossia alla cancellazione e negazione dei valori.
E in una società come la nostra dove i valori tradizionali sono in disgregazione è facile essere propensi a credere che non ci sia nulla.
Cosa sono i valori?
Per me i valori sono quello che hai e che vuoi.
Sono la realtà e la fantasia; le sicurezze e i sogni.
Il 1° settembre è sempre stato un po' come capodanno.
La gente che torna dalle vacanze è diversa e per un po' ha buoni propositi per il futuro.
Quei buoni propositi che si decidono solo in vacanza, quando sei tranquillo e sogni le cose migliori.
Il superenalotto di solito lo sogno anche in ottobre, però questa estate dovevo inventarmi un nuovo sogno perché quello di far parte del team campione l'ho realizzato.
La vita è strana e come diceva una mia zia è pure lunga e c'è tempo per un sacco di cose, sia belle che brutte.
Solitamente delle belle ci dimentichiamo facilmente, anzi sappiamo che erano belle solo quando arrivano le brutte a tirarci le orecchie per non averle apprezzate per tempo.
Io questa cosa la sapevo e questa volta sono stato furbo, il sogno di vincere l'ho esaudito e l'ho apprezzato, coccolato e me lo sono goduto e me lo godo anche adesso.
So che per molti di noi è stato così, perché poi si rientra nel quotidiano e ci dimentichiamo di quanto è stato grande. E quindi da oggi mi devo inventare un nuovo sogno.
I sogni servono anche quando sono lontani, anche quando fanno paura e anche quando sai che non li realizzerai facilmente, ma quando li realizzi, quando il destino ti porta quello che volevi allora in quel momento sei felice.
Ecco perché il sogno è un valore.
E ora le sicurezze.
Le sicurezze sono quello che hai, la famiglia, gli amici, il lavoro…i Panthers.
Se i sogni sono il motore che ti tira avanti anche quando la strada è in salita, le sicurezze sono l'automobile (o la moto) con cui avanzi.
Con solo il motore non vai da nessuna parte, ma pure con il telaio di una MotoGP senza cambio e cilindri, non ti muovi.
Le due cose insieme sono la tua vita e fanculo Nietsche.
Oddio se per caso vi appaio troppo filosofico fatemelo poi sapere, ma mi pare giusto esporvi una considerazione che ho fatto, prima che la palla inizi a volare e 22 spalliere si schiantino.
Avremo modo di parlare dei ragazzi che si accingono a difendere il titolo nazionale.
Avremo tutto il tempo del mondo di sapere se il Malpo è cresciuto (eheheheheh) o se Monardi è davvero pronto per la serie maggiore.
Prima ci tengo a dare il benvenuto a coloro che si accingono a entrare per la prima volta sul campo, a vestirsi non sapendo come infilarsi il casco e a cosa servono i parafianchi.
Cari ragazzi,
vi apparirà strano che, solo per il fatto di provare a giocare a football, ci sia uno che vi scrive questa cosa qui, ma dovete sapere che avete davanti a voi un'enorme possibilità.
La possibilità di essere felici.
Attenzione i Panthers non sono la felicità, ma possono diventare il mezzo per raggiungerla così come potreste fare giocando a calcio o a scacchi.
Solo che state giocando a football ed io sono quello che scrive sul sito dei Panthers, per cui di loro scrivo…
Alcuni di voi coglieranno questa fortuna, altri non gli daranno il giusto peso e la perderanno.
La differenza tra i due gruppi non sarà se siete portati allo sport o se le cose vi riescano bene fin da subito.
La differenza sarà solo se, iniziando a giocare nei Panthers, ci costruiate intorno un sogno.
Fatelo grande quanto vi pare il vostro sogno perchè tanto è vostro e nessuno ve lo porterà via.
Chi vi scrive ha iniziato quando voi non eravate nati e pur studiando, lavorando, sposando e figliando, il sogno Panthers lo ha coltivato, messo lì, spolverato e lucidato.
E questo mi ha aiutato a vivere, direi anche con una buona dose di felicità e realizzazione.
Poco ha importato se alla fine del viaggio ho vinto, l'importante è che durante il viaggio il motore è sempre rimasto acceso e mi ha portato fino in fondo.
Il segreto non è stato essere il più forte, ma essere convinto di quello che volevo, aspettare e crederci.
Quando avevo la vostra età, avevo deciso che lo sport e gli amici fossero al primo posto e per loro ho rinunciato ad altre cose.
Non è mai stata un gran rinuncia perché in effetti, quando hai in mano un numero 1, poco ti importa del 2 e del 3, però avevo ben chiaro perché giocavo.
MI DIVERTIVO ED ERO CONTENTO
A distanza di anni, dovete sapere che cambiano un sacco le angolazioni da cui si vedono le cose, ma i gusti rimangono.
Io mi sono divertito fino a ieri, indipendentemente se la palla la lanciavano a me o a qualcun altro.
Quando fai parte di una squadra, tu sei un pezzo di un puzzle e se anche non sei quello al centro che riconoscono tutti, ma sei quel fottuto pezzettino di cielo azzurro uguale a tanti altri, senza di te il puzzle non viene.
Ecco perché sono felice per voi che siate qui a provarci.
State per condividere un sogno e questo vi aiuterà per parecchio.
La dedizione, l'impegno e la volontà non sono doti innate, ma possono essere allenate tanto quanto i muscoli.
Con dedizione, impegno e volontà vincerete sempre a football, a scuola e nella vita.
E poi ancor più fantastico è che adesso non lo sapete, ma quando fate gli allungamenti all'inizio dell'allenamento, sappiate che di fianco a voi, da qualche parte seduto con la caviglia in mano, ancora oggi a voi sconosciuto, c'è il vostro futuro migliore amico.
Lì in mezzo a gente diversa da voi e che mai avreste frequentato a scuola, oratorio, piazza o bar, ci sono alcuni con cui condividerete lacrime, di gioia e di dolore, camere d'albergo e d'ospedale.
E con loro basterà uno sguardo, una mano e non avrete bisogno di altro per capirli e farvi capire.
Vi vestirete da giocatori di football o da carnevale per 3 o 4 volte alla settimana e non vi sentirete ridicoli perchè per voi avrà un senso.
Chi non ci ha provato non capirà mai, ma voi che arrivate oggi, immaginatevi di essere felici, di più di quanto non siate mai stati e ancora di più.
Cominciate a credere di esserlo… mettete questo in cima alla lista e vedrete.

Buon viaggio

 

by Ugo Bonvicini

 
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