I Panthers Parma conquistano il terzo Superbowl in cinque anni.

Parma, 14 giugno 2010 – I Panthers Parma sono davvero ad un passo dal sogno. Le pantere, grazie alla vittoria sui Giants Bolzano per 21 a 20 davanti al pubblico di casa, sabato 26 giugno (ore 18.30, stadio Breda di Sesto San Giovanni, Milano) saranno chiamati a disputare il terzo Superbowl in cinque anni contro la rivelazione della stagione: gli Elephants Catania, alla prima finale nella propria storia grazie alla vittoria contro i Lions Bergamo (27-14) e l'unica squadra in grado di battere i ducali in regular season.

Raggiungere il Superbowl è stata una dura lotta contro i Giants Bolzano, campioni d'Italia in carica che dopo la sconfitta di Parma abdicano ufficialmente. Gioco monotematico quello dei bolzanini ma proficuo fin dai primi minuti. Intesa quasi perfetta tra il quarterback Gessel e il running back Greene, vero mattatore della partita. E sono proprio due combinazioni tra gli americani in maglia bianco-blu a portare i campioni d'Italia sul 14 a 0 già nel primo quarto. Una doccia fredda che avrebbe potuto spezzare le gambe ai nero-argento e invece la squadra di Papoccia con pazienza, e un grande lavoro della difesa, capace di prendere le misure su Greene soprattutto nella seconda parte di gara, ha saputo rimanere concentrata e rimontare. A sbloccare la partita in casa Panthers ci pensa Gasparri che riceve deciso la palla di Craddock; kick di Vergazzoli: 7 a 14. Dopo pochi minuti Fumarola intercetta su Gessel permettendo ai Panthers di tornare in attacco. Craddock e Mc Intyre con due giochi consecutivi portano i ducali con la palla nella metà dei bolzanini. I secondi scorrono, ne mancano solo 34 ma bastano per trovare il pareggio con Diaferia prima di andare negli spogliatoi; Vergazzoli centra la porta per il 14 a 14.

La ripresa si apre con un Hay tuttofare in attacco, difesa e special team che guadagna di forza il primo down. Ma nel terzo quarto succede poco e nulla a parte qualche punt al quarto tentativo dall'una e dall'altra parte, qualche corsa del solito Greene e il muro della difesa di casa che contrasta con profitto la linea d'attacco degli ospiti impedendo di avanzare. L'ultimo quarto invece è tutta un'altra storia. Nessuna delle due squadre ci sta a perdere. Dopo il cambio campo i Panthers ripartono all'attacco e sfiorano il primo sorpasso della partita. Infatti l'arbitro annulla per fallo uno splendido touch down di Mc Intyre che riceve da Craddock una palla di circa 45 yard. Al terzo tentativo i Panthers sono costretti ad arretrare per un sack di Gallina su Craddock. A questo punto con l'ultimo down in canna il Qb nero-argento non può altro che fare un punt, Greene ritorna ma viene fermato da Sighinolfi che dopo un gesto di esultanza è punito per fallo antisportivo; i Panthers arretrano di 15 yard e i Giants ripartono con il primo e dieci dalle 28 yard. Al secondo down Green è placcato un'altra volta mentre al terzo riesce a fuggire con una corsa larga che gli permette di segnare sei punti; Cavada però sbaglia il calcio e i Giants restano sul 20 a 14. Sarà proprio questo errore a fare la differenza. Palla in mano ai Panthers. Craddock cerca Grigolo ma il passaggio è troppo lungo. Così al secondo down il Qb ducale, temporeggia, si guarda intorno e sceglie di correre volando per 52 yard. Tutto è nei piedi del kicker Vergazzoli: il massese si conferma un cecchino e firma il 21 a 20. Allo scadere del tempo la squadra di Papoccia decide di far correre il tempo e quando l'arbitro fischia non resta che esultare.

I Panthers festeggiano l'accesso al Superbowl davanti al pubblico di casa accorso numeroso sugli spalti del XXV Aprile (circa 800 persone). Ospiti d'onore della giornata Roberto Ghiretti, assessore allo sport del comune di Parma che ha tenuto a battesimo la partita con il coin toss, e Roberto Cilona, il comandante della squadra volante di Parma (le cui pattuglie sono dette anche "pantere") che tra il primo e il secondo tempo ha ricevuto in dono un casco direttamente dalle mani del presidente Ivano Tira. Inoltre sugli spalti erano presenti numerosi ex giocatori che hanno segnato la storia dei Panthers degli anni '80 e '90. In campo invece, come accade ormai da tre anni, hanno risposto all'appello le Starlight Cheerleaders che hanno animato lo spettacolo sportivo con musica e stacchetti. Al fianco dei Panthers era presente anche l'Avis di cui da due mesi le pantere sono testimonial.

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