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Diventa arbitro di Football Americano
 
De Rerum Honoris

Fabrizio DeAndrè cantava che elargisce buoni consigli chi non può più dare cattivo esempio.

Finalmente un sano motivo su cui scrivere, allora…
Ieri si è consumata la peggior scena dello sport mondiale, i Panthers di Parma plurititolati campioni del professionistico football americano d'Italia hanno perso a Catania apposta.
Ohhhhh….
Siamo dei perdenti, siamo senza onore, siamo dei calcolatori anche un po' antisportivi…
E perché mai?

Ma perché contro i siculi avremmo dovuto schierare la Invincibile Armada del Comandante Craig, del Nostromo Joe e dell'Ammiraglio Greg, dargli 100 punti, non incassarne nemmeno uno ed assicurarci la perfect season e così facendo aiutare qualcun altro ad assicurarsi la semifinale.
E poi anche perché non ci siamo infortunati, in modo da essere più sportivi e giocare le prossime partite un po' più acciaccati del solito.
Santa pazienza…
Invece siamo andati a Catania solo con la peggiore delle ciurme, dei poveracci tirati su in aeroporto perché era troppo presto per svegliare i campioni…

Chi grida tale malefatta?
Chi per qualche ora ha rischiato di esser fuori dai Playoffs, naturalmente…
Ignaro del fatto che ai Panthers poco importa chi arriva quarto…
Legittimo urlare contro noi?
Evidentemente sì quando non si ha altro da sperare per continuare a giocare.

Per i Panthers invece:
- Sportività è andare ai playoffs con le proprie gambe e le sudate vittorie e non grazie a partite altrui.
- Perdente è chi si cura dei fatti altrui invece che dei propri.
- Vincere non è alzare la coppa, vincere è realizzarsi, arrivare ad una meta, non avere rimpianti.

Visto che a parità di classifica contano i punti segnati, perché allora levare i titolari nell'ultimo quarto?
Visto che si è sportivi quando si gioca al 100% del potenziale, perché togliere il piede dall'acceleratore?

Noi siamo solo i Panthers, dilettanti allo sbaraglio e abbiamo scelto tre giocatori d'oltreoceano per fare il campionato e quelli sono e rimarranno fino alla fine.
Noi siamo i Panthers che ci svegliamo alle 5, del mattino, prendiamo un aereo alle 9 arriviamo al campo alle 13 e facciamo il kickoff alle 13.30.
Noi siamo i Panthers, quelli che non sostituiscono i giocatori a metà dell'anno perché han preso un pacco e non pagano nessuno per giocare.
Noi siamo i Panthers, quelli che non usano passaporti di Guam e non gridano agli arbitri ogni due minuti.
Noi siamo i Panthers, quelli che i denari sanno quanto valgano, quelli che giocavano con due americani quando c'era chi ne schierava 10.
Grande sportività quella, grande esempio di competizione ad armi pari… magari con due quarterback da NFL che giocavano un tempo per uno…

Insomma noi siamo solo i Panthers… quelli che rimangono convinti che non ci sia di meglio che giocare e divertirsi e quando si può lo facciamo.
Malgrado il fiume di denaro che questa squadra dilettante possieda, il rischio di infortunare un americano avrebbe potuto rovinarci la stagione della vita, ma forse chi grida sperava proprio questo e che mandassimo al martirio tutti in modo da meritarsi una semifinale agevole e magari un posticino al Superbowl.
Patetico il vecchio re che grida al complotto solo perché da solo non ha più la forza per ergersi sul trono…
Che vinca le battaglie e ritorni campione e noi saremo onorati di sfidarlo.
Francamente chi verrà a Parma per la semifinale poco ci importa.
La partita comincerà zero a zero e vinceranno i più forti ed ONORE a loro.

ONORE è una parola grande, forse seconda solo ad AMORE.
Poi ci sono ARDORE e SPLENDORE che anche loro sono belle.
ONORE è una cosa che ognuno sa di avere oppure no e chi ha davvero ONORE non parla di quello altrui.

Chi onora e ama, non lo fa per calcolo né per denaro, lo fa perché ce l'ha dentro.
Ci sarà pure un motivo per cui ONORE e AMORE fanno rima con CUORE…

 

by Ugo Bonvicini

 
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