A Bologna sabato sera c'era Tom Bernardo, Tom con quel 44 nero vecchio di 22 anni con cui divenne un panther.
Era il 1987 ed eravamo uno sparuto gruppetto della giovanile che alla mitica Lunetta Gamberini incontrava i campioni d'italia Warriors.
Perdemmo 60 a 0 e non ho mai chiesto a Joe Rossi cosa provò quel giorno dall'altra parte del campo.
60 a zero non è un battesimo come tanti...
Chi vi scrive quel giorno dovette ritornare una decina di Kickoffs e a 18 anni ci sono cose più divertenti...
Dopo una vita lo stesso campo e lo stesso avversario.
Chissà Tom quanti pensieri ha avuto durante le tre ore di sabato sera...perchè uno può diventare qualcuno, può riuscire nel lavoro, finire gli interminabili studi, ma certe cose ti rimangono stampate dentro per sempre e ti sembrano sempre lì appena concluse, appena lasciate.
Nel 1987 chi voleva un qb americano lo doveva schierare come RB e farlo lanciare in sweep.
Nel 1987 i caschi non avevano le camere d'aria.
Nel 1987 alcuni di noi non erano ancora nati.
Eppure a me sembra siano passati 22 giorni e non anni.
Cavolo vuoi vedere che la sindrome di Peter Pan non si cura? Sarà mica contagiosa e se lo fosse a chi posso attaccarla?
Eccoli qui i Panthers. Eccoli qui.
Volevamo la semifinale ed eccola la quarta consecutiva. E se per caso ci fosse qualcuno che non crede alla magia, cosa dire... siamo dove vogliamo essere e da oggi in poi dipenderà solo da noi.
L'altra sera i nostri 3 tombernardi ci hanno gridato in faccia quanto ci tengano a stare qui un altro mese.
Sono vecchio e ho visto tante battaglie, ma io uno come Ryan non pensavo potesse esistere davvero.
E poi quando gli altri due giocano così...mi dispiace, ma non ce n'è per nessuno... Siamo americano dipendenti?
Mmm
Mmm
Ma certo!!! E ne sono pure contento perchè non sono tre americani qualsiasi, ma tre Panthers.
Sono della stessa famiglia di Ciccionetto e di Tom.
Del Tedo e di Za.
Del Bistek e di Ari.
Sono i nostri tre compagni di squadra che poco farebbero se non ci fosse qualcuno che blocca o che ferma gli avversari.
Gli americani forti ce li hanno tutti.
Vince chi ha il gruppo più forte.
E noi questo gruppo lo stiamo facendo saltare fuori.
Eccoli qui i Panthers.

Un bacio al 63 e alla sua mamma.

by Ugo Bonvicini