La Svizzera è un paese strano e gli svizzeri pure.
Almeno per me. Intanto hanno 3 lingue ufficiali e nessuna è svizzera, poi sono ordinatissimi.
Si fermano davanti alle strisce pedonali e rispettano i limiti di velocità.
Insomma seguono le regole.
Io li invidio per vari motivi:
Primo mi piace il verde, secondo mi piacciono le montagne, terzo non ci sono le cartacce per terra, quarto la cioccolata.
Non so come è che a così poca distanza da noi ci possano essere loro. Dai, un popolo così te lo immagini dall'altra parte della terra, no? Sarà stato l'isolamento tra i monti...
Ma poi la Svizzera c'è sempre stata? Voglio dire: esiste un libro della storia della Svizzera? A scuola studiano la storia dei romani o una loro? Comunque che fosse un popolo preciso bisognava arrivarci.
Loro fanno gli orologi.
Noi invece la pizza!
Noi partiamo dal ritrovo regolarmente 10 minuti dopo perchè c'è sempre qualcuno in ritardo.
Sabato era quello che aveva stabilito l'orario.
Noi occupiamo due sedili a testa e devastiamo di briciole carte e bottiglie il pulmann.
Noi ci fermiamo all'autogrill e la prima cosa che pensiamo è che ci piacerà sicuramente di più quello sulla direzione opposta.
Noi attraversiamo sempre e solo a debita distanza dalle strisce pedonali.
Quello che penso è che i Panthers non potrebbero mai fare le guardie in Vaticano.
Per come cantiamo direi che faremmo poca strada pure come coristi, però abbiamo anche delle qualità indiscusse.
Adesso non mi vengono fuori di getto però ci sono, ci sono...
In Svizzera davanti alle scuole ci sono cartelli di divieto per alcool, tabacco e mariuana...
Però...
Quando sei parte di un gruppo è come quando sei in famiglia. Non dico che vuoi bene a tutti, però li rispetti anche quando fanno e dicono bestialità. Magari ti ci incazzi come puoi fare solo con un fratello, poi però passa.
Quando sei parte di una cosa così allora non servono le parole, i discorsi per caricarti o le frasi ad effetto.
Basta guardarsi in faccia, mirare agli occhi...
Gli occhi che girano ultimamente sono diversi, si sono aperti, svegliati.
Ci voleva poco, bastava ricordarselo, ma sai noi siamo i Panthers... noi non siamo come gli altri.
Ce ne siamo accorti ancora prima di arrivare al campo. Quelli più attenti lo sapevano già da qualche giorno.
Ben tornati.

by Ugo Bonvicini