Parma, 4 marzo 2015 – Michele Bianchi, DE ed Andrea Romano, CB, entrambi classe 1994.

Un percorso sportivo identico ha portato i 2 ragazzi a muovere i primi passi con i Versilia Seahawks, per poi spostarsi in terra ligure, prima con i Wolfpack La Spezia e poi con i Predatori Golfo del Tigullio, squadra con cui, a livello giovanile, affrontarono molti dei loro attuali compagni di squadra, nel campionato nazionale under 19 del 2013.

Rinasce quindi, dopo un anno di assenza, la liaison Parma/Massa, città di nascita di entrambi, un abbinamento che ha segnato i più grandi successi nella storia recente dei Panthers; impossibile per i tifosi ducali dimenticare i Massa boys, interpreti a volte determinanti dei 4 scudetti, a cominciare da Andrea Vergazzoli, il kicker per eccellenza, arma in più degli Special Teams parmigiani nel quadriennio 2010/2013, per proseguire con Nicola Gasparri, WR di razza, 2 anni da assoluto protagonista e per finire con i Lanforti Bros, Alberto RB, Franco e Piero LB.

Allora, ragazzi, come è stato arrivare ai Panthers?
M : L'impatto è stato abbastanza violento: è una realta completamente diversa dalle varie categorie che abbiamo "assaggiato" in precedenza.
A : Beh l'impatto è stato molto duro, è come essere catapultati in una realtà completamente diversa, e come ho già detto ai miei compagni, praticamente è come ricominciare da 0.

Come vi trovate con i vostri nuovi compagni?
M : I nuovi compagni ci hanno accolto molto bene, da manuale direi, e col tempo sono sicuro che riusciremo ad amalgamarci perfettamente col gruppo.
A : Molto bene, sono tutti ragazzi in gamba e con i piedi per terra, personalmente mi sono trovato per ovvi motivi in maggiore sintonia con i miei compagni di reparto, cioè i DB, che rispondono ad ogni mia domanda e sono sempre disponibili a risolvere i miei (numerosi) dubbi. Ma piano piano scommetto che riuscirò ad amalgamarmi con il resto della squadra senza problemi.

Quali differenze rispetto alle esperienze passate?
M : Le differenze spaziano nei piu vari campi. Gli allenamenti sono ad un livello assolutamente superiore, la presenza di Andrew e di un coaching staff competente e con esperienza sul campo si sente. Il numero di atleti sono quasi convinto che sia il piu numeroso che abbiamo ancora incontrato, e il loro livello è mostruoso.
A : Assolutamente si, come già detto in precedenza, è come essere buttati in una realtà del tutto nuova. Niente viene lasciato al caso. Ogni reparto viene allenato dal rispettivo Coach e ogni esercizio, ogni esecuzione, viene curata in modo quasi maniacale. Non ci sono tempi morti, non ci sono pause acqua, si lavora e basta. Punto.

Giocate entrambi in difesa, in 2 ruoli dove la concorrenza per il posto in campo è particolarmente dura, vista la presenza a roster di molti giocatori di interesse nazionale; quali sono le vostre aspettative personali per la stagione e quelle del team?
M : A questi livelli vedere il campo è un gran traguardo, e dare il massimo per guadagnarselo è obbligatorio. Tra gli obbiettivi principali comunque ho quello di crescere come giocatore, seguendo il piu possibile quello che mi viene detto dai coaches e dai comoagni, che condividono continuamente la loro esperienza con noi rookie. Il team ovviamente punta alla vetta. Si respira l'ambizione sul campo degli allenamenti, negli spogliatoi, in palestra e perfino in pizzeria quando andiamo a cena tutti assieme. Una delle tante cose che non manca a questa squadra è sicuramente la determinazione.
A : Beh ovviamente quella del team è di tornare alla vetta, con o senza americani, perchè è quello il nostro posto. Per quanto riguarda le mie aspettative, penso che sarà dura scendere in campo almeno per le prime partite, se c 'è però una cosa che ho notato è che questo è un ambiente meritocratico, quindi dipende tutto da me, se sarò all altezza sicuramente Coach P mi darà una possibilità.