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Chi si accontenta...
La guerra di Troia durò dieci anni ed il grande Omero la descrisse per i primi nove nell'Iliade per poi raccontare la storia del cavallo di legno e la caduta di Priamo nell'Odissea delle mille peripezie di Ulisse che senza un normalissimo GPS o GoogleMaps ci impiegò davvero una vita per tornare nella sua Itaca dove la pesantissima Penelope lo aspettava filando...
Perchè pesantissima? Beh... Te la immagini una che lo aspetta filando tutto il giorno per vent'anni cosa gli avrà mai detto quando finito di divertirsi a fare il finto naufrago è tornato a casa?
Mica scemo Ulisse...
Ed è lo stesso Ulisse poi raccontato da Dante quello che dirà: "fatti non foste per viver come bruti, ma per inseguir virtude e conoscenza"
Mica scemo Ulisse...
Che sia esistito oppure no, poco importa, ma l'idea di vivere combattendo una guerra poco sua solo per amicizia e che abbia girato in lungo ed in largo perchè animato dalla volontà di migliorarsi, di arrivare al suo massimo e dire alla fine: "io sono Ulisse! Magari c'è qualcuno meglio di me, però io sono Ulisse e meglio di così non posso essere!", insomma è una cosa che mi fa impazzire.
Ed è per questo che molto Omero e meno Ulisse da dieci anni canto l'Ivaniade e le gesta di sconosciuti eroi che non finiranno mai di stupirmi.
A differenza del poeta cieco, io non so ancora come finirà la storia semmai finirà, solo che mi accorgo che ogni giorno che passa sembra sempre di più una favola infinita dove il più bravo vince, dove l'amicizia è davvero la cosa più forte che esista e dove realizzare un sogno insieme è più appagante che farlo da soli.
Questa è la squadra-squadra!
E la dimostrazione che sia così e che non sono solo un invasato editorialista autoreferenzial-celebrativo sta nelle persone che erano a Ferrara sabato sera a crederci insieme a noi.
E non parlo dei Panthers con casco e spalliere in campo, parlo dei Panthers che erano sugli spalti, coloro che sono parte della squadra anche se non hanno mai giocato, gente che era contenta che avessimo vinto come se sabato sera fosse una bella serata, una delle migliori delle loro vite.
Essere contenti che 40 ragazzotti paffutelli vincano ad uno strano sport di origine USA, non è sta gran cosa, ma lo diventa se ti affezioni, se apprezzi di sentirne parte solo perchè ti stiamo simpatici.
Ecco cosa dice l'Ivaniade... Dice che la simpatia e la voglia di fare qualcosa per divertirsi è contagiosa e rende felici anche altri... E l'eroe Ivano in questo è molto Ulisse.
Come Ulisse è un po' incazzoso e non avete idea di come mi sono sentito quando ho giocato l'asso di bastoni davanti a Lino nella briscola in 5 tre ore prima della finale.
Se avessi fatto un fumble in endzone a tempo scaduto, si sarebbe infuriato meno...
E poi arriviamo allo stadio e il Diaffo23 mi chiede se posso andare con lui in bagno...
Di cose strane ne ho viste tante, per cui capendo che ci tiene acconsento.
Gentile mi chiede se posso aspettare che mi deve far vedere una cosa, ma il coach è entrato nel gabinetto prima e dobbiamo aspettare che esca.
Perplesso gli rispondo che se anche lui aspetta con me, capisco sia importante e quindi aspetto.
L'attesa davanti ad un bagno degli spogliatoi chiuso quando di fianco ce ne sono tanti liberi mi fa strano e siccome dobbiamo aspettare di entrare proprio lì mi immagino cosa ci sarà mai di così incredibile.
Penso ad uno scherzo, poi ad una Carramba che sorpresa tipo che mi esce dal bagno la mia prima fidanzatina di 30anni fa o il compagno delle elementari che andò a vivere in Australia...
Però non ci sono le telecamere di Scherzi a Parte e là dentro conosco fin troppo bene che condizioni ambientali ci siano e nessuno potrebbe aver immaginato una cosa così imbarazzante...
Mentre sono lì che penso a come possano aver posizionato la tazza o come abbiano rivestito le pareti, ma poi al Diaffo23 cosa gli importerebbe mai...ecco che si apre la porta...
Con piccola delusione vedo effettivamente uscire Andrew che tira pure l'acqua e mi guarda e sorride...
Il Diaffo23 dice: "Ugo guarda il muro!"
Su una colonna a fianco dello sciacquone un 23 scritto a spray rosso...
L'anno scorso era stato un pallone trovato durante il warmup, oggi una scritta su un muro... quello è il segno che aspettavo e che ci crediate oppure no io ed il Diaffo23 abbiamo capito che vincevamo ancor prima di vestirci dalla festa.
E così la partita è scivolata via con Ryan e Malpo che si sfidano a chi ne fa di più e davanti al più forte placcatore del campionato i due runningback corrono 330 yds che scusate è una rullata di campo senza precedenti.
Se poi ci metti che il Malpo ne fa altre 100 in un ritorno dove solo un arbitro vede l'uomo invisibile fare un fallo, la potenza dell'attacco è solo seconda alla difesa che annulla il miglior ricevitore d'Italia e permette ai bravi Seamen i punti che noi segnamo nel primo quarto.
Grande vittoria senza se e senza ma, Panthers forti i tutti i reparti, senza e con americani, con lo Sfulcio che torna titolare in difesa dopo un secolo ed è grandioso.
Con Ronin, Ciccio e Lino che aprono la difesa e i due Tommy la chiudono.
Insomma bravi bravi bravi bravi
Bravi 4 volte perchè 4 volte è difficile e mai come quest'anno senza i vecchi Lanzo5, Tommy79, Agno50, Sighi40 e Beno63 era davvero difficile.
Invece la voglia di vincere, di raggiungere sempre il massimo è stata più forte di tutto e tutti e anche questo fa molto Ulisse.
E siamo ancora campioni d'Italia e per altri 365 giorni noi lo siamo e gli altri no.
Allora qual è il vero segreto nascosto nell'Ivaniade?
Come per coincidenza ne parlavo con Ricciolo sul pullman all'andata...
Io e Ricciolo abbiamo pochissime cose in comune tranne due virtù che credo siano la cosa più bella di tutti noi:
Non ci prendiamo praticamente mai sul serio, sempre alla ricerca della cazzata assoluta ed abbiamo imparato che la teoria dell'accontentarsi non è assoluta, ma è una gran cazzata...
Perchè come dice un proverbio antico:
...chi si accontenta perde...

 

by Ugo Bonvicini

 

 
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